FONTE LUMINOSA UTILIZZATA NELLE MODERNE LAMPADE A FESSURA
Pubblicato da Medical Vision Group in strumenti oftalmici · 17 Luglio 2017
Tags: Lampada, a, fessura, fonte, luminosa
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Gli antenati delle moderne lampade a fessura risalgono al XVII secolo e avevano un sistema di illuminazione costituito da candele di cera.
Successivamente si e’ passati alle lampade ad incandescenza che avevano un filamento di tungsteno, che a causa dell’effetto Joule diventava incandescente ed emetteva una luce gialla. Questo tipo di lampade erano molto delicate e avevano una durata molto limitata (alcune ore). Le problematiche maggiori erano quelle della messa a fuoco del filamento in quanto aveva una dimensione seppur piccola sempre enorme.
Il passaggio alle lampade alogene delle lampade a fessura ha consentito di aumentare la potenza emessa con lampade perfettamente precentrate. Queste lampade, insieme all’evolversi delle lavorazioni delle lenti, hanno portato ad avere possibilita’ di visione notevole con nitidezza e contrasto eccezionale.
Lo svantaggio di tale sistema di illuminazione, ancora oggi utilizzato, era la durata della lampada soprattutto a causa dei surriscaldamenti possibili con lavoro intenso.
Intorno agli anni 2010 arrivarono le prime lampade a fessura con sistema di illuminazione a LED che avevano sì il vantaggio di una durata quasi illimitata del sistema di illuminazione, ma avevano una luce molto bianca che appiattiva l’immagine dell’occhio con ovvi problemi di adattamento di coloro che usavano abitualmente lo strumento.
Attualmente le sorgenti luminose LED si sono evolute aumentando la potenza e consentendo di modificare il colore della luce emessa consentendo un comfort maggiore al paziente e una migliore visione al medico.